martedì 23 giugno 2009
Le streghe che nascevano la notte di Natale
Streghe
Dalle nostre parti si dice “chi nasce la notte di Natale se è femmina sarà strega, se è maschio sarà lupo mannaro.” Per questo chi nasceva in questo periodo doveva essere “ferrato”, vale a dire che sul piedino doveva essere disegnato, con un ferro rovente, una croce che indelebile lo avrebbe marchiato per tutto il resto della vita.
Strega deriva dal latino Strix che indica un uccello notturno, di solito rappresentato come un vampiro o un pipistrello. Ecco perché spesso, accanto alla strega, ritroviamo sempre un uccello di colore nero, il corvo.
La strega nella credenza popolare è sempre una donna bellissima, ammaliatrice, tentatrice. Questo almeno in passato. Solo di recente, invece, è stata rappresentata come una donna vecchia, brutta, addirittura orripilante.
Vista come figura in costante rapporto con il Diavolo, lei è la sola ad avere la capacità di realizzare pratiche magiche a fin di male.
Nel mondo pagano , anche se era considerata un’incantatrice, svolgeva pratiche magiche in senso positivo e negativo. Le pratiche magiche erano svolte per lo più per favorire il raccolto, piuttosto che per distruggerlo.
Accenni a questa pratica si trovano addirittura nelle XII Tavole, primo testo della legislazione romana.
A quel tempo la legge non proibiva la magia rituale , se questa era usata a fin di bene, mentre interveniva , duramente, quando la stessa era usata per causare danni a persone o cose.
Mentre in epoca romana la strega deriva dal culto di antiche divinità agrarie, addirittura da quello di Cerere oppure dalla Dea Maia.
In Abruzzo, appunto terra della Dea Maia, che rappresentava la fertilità, si diffuse moltissimo il culto della mitica Angizia, dominatrice del veleno delle serpi, maga per eccellenza e temuta e rispettata in tutto il mondo.
Tra i pagani la strega conservava la capacità di tramutarsi in animale, particolarmente in gatto. Tale capacità di trasformazione è ancora intatta nella tradizione odierna e, nelle nostre zone, è ricorrente la credenza che la strega si trasformi in gatto.
Esse sono considerate, allora come oggi, creature dedite al maleficio; capaci di trasformarsi in ogni sorta di animale; dannose soprattutto ai bambini ai quali , di notte, succhiano il sangue e delle cui carni si cibano.
Storia n.55 (racconto abruzzese derivante da testimonianze dirette)
Mia cugina era nata la notte di Natale e, per questo, dall’età di due anni, certe notti spariva; se la venivano a prendere le streghe. Questo è successo , finchè non l’hanno marcata con un ago arroventato; è stata la levatrice a farlo, sotto il piede sinistro, le fece uscire un po’ di sangue; così la bambina perse quella virtù e non uscì più la notte con quella compagnia. Allo stesso orario in cui spariva la bambina, spariva anche il cavallo di un vicino di casa, forse perché serviva per portare lei.
Bucchianico (CH)- Leonella Di Nardo, n.1928
((un grazie particolare a http://www.triora.org/abruzzo_05.html))
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